Il salmone oggi vivono in una zona geografica compresa tra l’Oceano Atlantico settentrionale (dove si trova il genere Salmo) e l’Oceano Pacifico settentrionale (con il genere Oncorhynchus). Si tratta di un pesce che viene consumato da oltre 2000 anni e che, per le sue caratteristiche è particolarmente apprezzato dagli chef di tutto il mondo. In media un salmone vive per circa dieci anni, può raggiungere una lunghezza superiore al metro e può pesare fino a 20 chili. Nel corso della sua vita il salmone si sposta dalle acque dolci (dove nasce) a quelle salate. Durante il periodo riproduttivo risale il corso dei fiumi per andare a depositare le uova. Una volta completata questa operazione tenta di tornare al mare.
Calorie, valori nutrizionali del salmone
La carne del salmone ha diverse proprietà molto utili al nostro organismo. Cucinare questo pesce, sia fresco che affumicato, significa assumere un alimento con proprietà nutrizionali ottime e con un apporto di calorie che non è in contrasto con un regime alimentare ipocalorico. Parliamo infatti di un pesce particolarmente ricco di omega 3, elementi che permettono un abbassamento del colesterolo nel sangue, che prevengono dall’invecchiamento delle cellule e dalla formazione di tumori e che contrastano l’osteoporosi. Nel salmone sono presenti anche grandi quantità di vitamina D, elemento fondamentale per l’assorbimento del calcio. Ricordiamo però che esistono pesci con un contenuto di omega 3 ancora più elevato rispetto al salmone. Parliamo ad esempio delle aringhe o dello sgombro.
Il salmone ha un alto contenuto di proteine (circa il 20%), di grassi polinsaturi, di vitamine, di sali minerali (fosforo e selenio) e un basso contenuto di sodio (che però aumenta in quello affumicato). Si tratta di un pesce che, dal punto di vista alimentare, può sostituire un piatto di carne rossa. L’apporto calorico del salmone è abbastanza contenuto. In 100 grammi di prodotto fresco si hanno 185kcal, mentre il quello affumicato 147. La riduzione di grassi è dovuta al sistema che viene utilizzato per affumicare il pesce.
Composizione chimica | valore per 100g | RDA (%) |
Parte edibile | 65% | – |
Acqua | 68g | – |
Carboidrati disponibili | 1g | – |
Carboidrati complessi | 0 | – |
Zuccheri solubili | 1g | – |
Proteine | 18,40g | – |
Grassi (Lipidi) | 12g | – |
Saturi totali | 2,97g | – |
Monoinsaturi totali | 4,60g | – |
Polinsaturi totali | 3,05g | – |
Colesterolo | 35mg | – |
Fibra totale | 0 | – |
Fibra solubile | 0 | – |
Fibra insolubile | 0 | – |
Alcol (g) | 0 | – |
Sodio | 98mg | 6.53% RDA |
Potassio | 310mg | 6.60% RDA |
Ferro | 0,70mg | 8.75% RDA |
Calcio | 27mg | 2.70% RDA |
Fosforo | 280mg | 40% RDA |
Magnesio | ND | – |
Zinco | ND | – |
Rame | ND | – |
Selenio | ND | – |
Tiamina (Vit. B1) | 0,20mg | 16.67% RDA |
Riboflavina (Vit. B2) | 0,15mg | 11.54% RDA |
Niacina (Vit. B3 o PP) | 7mg | 43.75% RDA |
Vitamina A retinolo eq. | 13µg | 1.44% RDA |
Vitamina C | Tracce | 0% RDA |
Vitamina E | ND | – |
Vitamina B6 | ND | – |
Vitamina B12 | ND | – |
Manganese | ND | – |
In tavola si presta a tantissime diverse preparazioni. Dagli antipasti ai primi e, naturalmente ai secondi. Può essere consumato sia crudo che cotto. Naturalmente è importante che il prodotto sia di buona qualità. Un salmone fresco ha un odore non troppo intenso, ha un aspetto brillante e la carne non presenta striature rosse. L’occhio deve essere sporgente e la pupilla ancora lucida e sporgente. È importante che il colore rosato non sia troppo intenso perché potrebbe essere indice di pesce alimentato con cibi contenenti dei coloranti.
Come detto, il salmone è un pesce che può essere assunto anche in caso di diete ipocaloriche, ma è comunque necessario mangiarlo in porzioni contenute. Non esistono ad oggi controindicazioni per persone che siano affette da malattie del metabolismo. È particolarmente indicato, invece, per soggetti che soffrono di ipertensione o ipertrigliceridemia. Consumato fresco il salmone non contiene nè lattosio nè glutine. Concludiamo con un consiglio per chi lo cucina a casa. È preferibile non cuocere questo alimento a temperature eccessivamente alte in quanto i grassi omega sono molto sensibili al calore e nel caso di cotture prolungate potrebbero perdere tutte le loro caratteristiche così importanti per la salute del nostro organismo.
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